La coltivazione dei funghi è tema affascinante che ha impegnato - e tuttora impegna - molti ricercatori nel mondo. In linea di massima i funghi che possono essere coltivati sono quelli saprofiti. Se si introduce il micelio della specie prescelta nel substrato a lei favorevole e si determinano le condizioni ambientali ideali alla fruttificazione, si riesce ad ottenere la produzione di funghi coltivati. Vale per i classici champignon o per i Pleurotus. Molto più complesso il discorso relativo alle specie micorriziche di maggior pregio (ovuli, porcini, tartufi, etc). Qui non possiamo addentrarci in questo argomento assai interessante ma forniamo solo alcuni spunti:
- La coltivazione di funghi micorrizici impone di impiantare specie arboree che con essi si legano, su suoli adatti, sia alla pianta che al fungo.
- Ad oggi vi sono esperienze positive con alcuni funghi: tra i più promettenti il Tuber melanosporum (tartufo nero pregiato), alcuni Lactarius e Suillus. Difficile, se non impossibile per ora, pensare a vere e proprie coltivazioni di porcini, ovuli o tartufi bianchi (Tuber magnatum).
- In ogni caso la coltivazione di funghi micorrizici, anche quando possibile, richiede un tempo assai elevato prima di ottenere gli sperati frutti (che non sempre arrivano), è infatti necessario attendere alcuni anni per consentire alle piante e ai miceli di svilupparsi adeguatamente.