Certamente sì.
Non bisogna mai scordare che i funghi che raccogliamo sono di fatto il mezzo per la perpetuazione della specie. Sono i corpi fruttiferi che contengono le spore preposte alla diffusione e alla germinazione quando giungono in un ambiente favorevole. Le legislazioni regionali e quella nazionale pongono dei limiti nel quantitativo di funghi che possono essere raccolti e sulle dimensioni minime degli stessi, proprio per limitare questo rischio. Peraltro anche la presenza contemporanea nel bosco di numerosissimi cercatori causa problemi dovuti, otre alla raccolta di quasi tutti i corpi fruttiferi, anche ai danni dell’eccessivo calpestamento che danneggia il micelio sotterraneo.